L’idea di costituire una società di canoisti ticinesi nasce durante un corso polisportivo organizzato da G+S Ticino al Centro sportivo di Tenero, il cui direttore tecnico era Urs Wunderlin. Viene dunque organizzato un corso specifico di canoa, addirittura con la costruzione di uno scafo in fibra, allora non esistevano ancora gli scafi di materiale plastico e un canoista doveva saper riparare la propria canoa. In quel periodo gli ideatori del progetto si erano già ritrovati parecchie volte per preparare uno statuto per la nuova associazione. Statuto pronto il 29.11.1977, data ufficiale della “costituzione di un’associazione apolitica e aconfessionale denominata Gruppo Canoisti Ticinesi”. L’ufficializzazione avviene il 17.1.1978 con la prima Assemblea diretta da Nicola Martignoni. Viene formato il primo Comitato che sceglie come primo Presidente Alcide Barberis di Olivone. Insieme a lui Mauro Terribilini, segretario; Urs Wunderlin, commissario tecnico; Walter d’Heureuse, Heinz Muller, Giuseppe Bonta, membri. Sono presenti anche Ernst Sonnleitner e suo figlio Andreas✞, Charly Zenger, già attivi come canoisti, Damiano Malaguerra, Tarcisio Bullo, Lino Gabbani, Guglielmo Taddei✞, Flavio Molteni e anche Ido Gola, custode alla scuola media di Giubiasco, grazie al quale viene subito programmata l’attività invernale in piscina con il primo Corso Eskimo.
Il primo anno vede l’attività regolare sul lago a Tenero e a Figino, comune di domicilio di Walter d’Heureuse (ex presidente del Kanu Club Zurigo) che mette a disposizione il suo “parco scafi privato” per completare l’esigua offerta di scafi in dotazione al Gruppo. D’Heureuse e Wunderlin saranno i primi monitori del GCT. Charly Zenger, canoista già esperto, insegna a conoscere anche i fiumi più tosti al primo gruppetto di intrepidi. Il resto del Gruppo si dedica a discese più tranquille su Ticino, Maggia, ma gradatamente impara a conoscere i fiumi di grado più alto. Di questo resto fa parte Guglielmo Taddei (zio Nini) che assume la presidenza lasciata da Barberis nel 1979 per motivi di studio. Con lui viene trovata la prima sede nel “deposito bersagli” all’ex campo militare di Gnosca, e l’occasione per una prima mega discesa da Cresciano con riprese filmate della TSI.
Le prime riunioni di comitato si tengono al domicilio dei membri o in qualche ristorante. A volte le riunioni più allargate e “mondane” (costine, castagne) vengono ospitate alla Dacia (una ex baracca di cantiere adattata) dello zio Nini ad Agra-Collina d’Oro. La Dacia sarà poi acquistata dal GCT e nel marzo 1984 diventerà la sede di Molinazzo fino al 2005, anno in cui una notte viene distrutta da un incendio doloso appiccato da vandali (assieme a una sua gemella contigua allestita come deposito materiale e carrello, acquistata qualche anno prima.
Grazie in particolare alla determinazione del presidente Ivo Galbusera, in pochi mesi viene messa in piedi una nuova sede, realizzata da una ditta professionale ma ancora con l’aiuto prezioso di tanti soci; la struttura ha da una decina d’anni una sua nuova veste artistica.
Nel 1981 Damiano Malaguerra, responsabile cantonale G+S organizza il primo corso di canoa con una monitrice d’eccezione: Kathrin Weiss, oro ai campionati mondiali di kayak 1977.
Nello stesso anno Taddei lascia la presidenza che viene assunta “ad interim” da Flavio Molteni. Nel 1982 il GCT si fa “conoscere” anche dalla Federazione Svizzera organizzando una gara nazionale di discesa sulla Moesa. Si vuole ripetere l’esperienza nel 1983, con il nuovo presidente Ernesto Jacomelli, ma i troppi problemi incontrati con le autorità grigionesi e con i pescatori consigliano di rinunciarvi. Con Jacomelli si può dire che finisce l’adolescenza del GCT. Da lì in poi gli eventi si succedono a ritmo serrato e proporli qui in modo schematico ci sembra la cosa più logica.
1983 il GCT partecipa con una “squadra” a un incontro dimostrativo di Canoa Polo all’Idroscalo di Milano. Nel 1988 una squadra più “seria” partecipa al campionato svizzero di Canoa Polo a Pfyn. Dal 1996 è lo stesso GCT, grazie all’entusiasmo di Laura Netzer, a organizzare un torneo internazionale di canoa Polo che si ripeterà annualmente fino al 2005 alla piscina del Centro Sportivo di Tenero. Un solo ticinese (Fabio Bulloni) fa carriera nella disciplina e nel 1993 gioca a Roma con la squadra nazionale.
A livello di competizione nasce nel 1989 anche un gruppetto di tre slalomisti (G.ames C.anoe T.eam , coach Flavio Molteni): Ali Salvioni, Matteo Chiosi e Milca Molteni che fanno un corso sul Noce con l’esperto Alessandro Mariani e partecipano ad alcune gare di campionato svizzero. Un po’ meno giovane di età e con tecnica appresa nella svizzera interna, il socio Andreas Muller rappresenta il Ticino in varie gare di campionato di altro corso. Il GCT pensa allora di organizzare nel 1990 una propria gara di slalom. Aiutato per la parte tecnica dalla Federazione Svizzera propone una gara valida per il campionato nazionale a Cama.
Due altri soci, Giorgio Piffaretti e Patrick partecipano al campionato svizzero di Rodeo a Thun.
Il primo furgone viene acquistato nel 2007 e oggi siamo al terzo cambio.
Negli ultimi anni Milca Molteni e Moreno Della Bruna hanno partecipato separatamente a gare di “discesa d’alto corso” (una gara è stata organizzata anche dal GCT sulla Moesa nel 2019); tuttavia il GCT non ha finora mai avuto vocazione agonistica e le iniziative sono state piuttosto individuali.
Nel 2016 il socio e attuale membro di comitato Luca Panziera, competitore in canoa da discesa, si è occupato dell’insegnamento e dell’allenamento della disciplina con un gruppetto di ragazzi che ora sono in grado di partecipare alle gare nazionali. Due di loro entrano a far parte dei quadri nazionali e Tobias Cortesi nel 2025 partecipa ai campionati del mondo juniores di discesa in Slovenia. Già dal 2016, sotto la spinta e supervisione di Luca Panziera, una prima gara internazionale di discesa viene organizzata dal GCT, sulla Moesa e sulla rapida di Molinazzo (discesa sprint), la manifestazione si è ripetuta più volte negli anni seguenti.
Dal 1985 anche l’attività sul lago è in crescita; viene creata una sede “lago” a Capo San Martino, poi trasferita alla foce del Vedeggio in territorio di Muzzano fino alla fine degli anni 80; la sede sarà poi trasferita al Lido di Lugano e nel 2006 si insedierà nel sedime attuale. L’ultima tappa è del 2022 con l’inaugurazione della sede ampliata e rinnovata.
Nel 2002 si apre anche la sede di Ascona (presso lo Yachtclub) che trasloca successivamente nell’attuale sedime del Centro Canottieri Locarno.
Le attività su fiumi, laghi e mare si sono talmente sviluppate negli ultimi anni, che è difficile farne una cronaca; non mancano le spedizioni nazionali o internazionali alle quali singoli soci o il Gruppo in forma ufficiale si associano, anche fuori continente, organizzate da gruppi estemporanei esteri (prevalentemente italiani) cui nostri soci si aggregano.
Le “vacanze” in canoa al mare stanno diventando tradizione come tradizione è ormai organizzare qualche trasferta di più giorni per navigare fiumi all’estero.
Sin dai primi anni di fondazione alcune ricorrenze si ripetono: la pagaiata della Befana che ha sostituito l’iniziale pagaiata di Capodanno, la discesa fluviale di San Silvestro che vede Laura come partecipante più assidua, o eventi all’ “asciutto” come la castagnata.
Altri due Presidenti succedono a Jacomelli (Hans Streit 1990-1995, Luca Veronelli (1995-1997) prima dell’arrivo di Ivo Galbusera che resta in carica per ben 20 anni. Nel 2018 la carica viene affidata all’attuale presidente Milca Molteni. Nel periodo della sua presidenza Hans Streit insiste per l’acquisto di un raft e si occupa personalmente del suo utilizzo “commerciale” organizzando discese sul Vorderrhein sul tratto tradizionale Ilanz-Reichenau. Materiale caricato sulla sua auto (non avevamo ancora il furgone) e trasferta in loco con il trenino, uno o due soci venivano ingaggiati per la sicurezza con il kayak. Streit ha partecipato al primo corso ufficiale per monitori raft (assieme a Flavio Molteni che non ha proseguito) organizzato dalla Federazione Svizzera; in seguito anche Milca Molteni e Ivo Gentilini hanno conseguito tale brevetto. Milca Molteni per qualche stagione ha anche lavorato quale guida raft in Valsesia. Anche nella disciplina dell’ hydrospeed la situazione è la stessa, il Gruppo è dotato di alcuni scafi e di solito è Laura Netzer (la promotrice dell’inserimento della disciplina nelle offerte del Gruppo) ad accompagnare gli interessati.
Hans Streit è anche l’attore principale in una vicenda risoltasi per nostra fortuna positivamente. Il cantone Ticino, cedendo alle pressioni della lobby dei pescatori aveva emanato, nel 1981 una legge che limitava parecchio (orari, tratti, stagioni) la pratica della canoa. Con numerosi incontri, lettere e discussioni, coinvolgimento della Federazione e addirittura con il “beccarsi” una multa per navigazione su un tratto proibito (necessaria per proseguire con i ricorsi) l’allora presidente era riuscito a fare abrogare questa legge (nel 1988, ricorso dei pescatori non accettato). La convivenza dei due gruppi (salvo qualche episodio sporadico) sembra ora rimanere tranquilla, addirittura (ma non prendetela troppo sul serio) Ivo Gentilini è diventato ufficialmente pescatore e organizza perfino discese sul Ticino con il raft, con i pescatori quali passeggeri, per permettere loro di effettuare la “semina degli avannotti” con maggior comodità!
Grazie al GCT, che pure in quest’occasione ha vinto un ricorso presentato al TRAM, anche un recente divieto di navigazione decretato sul Ticino in Valle Bedretto e stato annullato.
Il socio Fabio Bulloni, assieme al compagno Adriano Joss è il primo ad affrontare nel 1988 il percorso Bellinzona-Venezia (senza assistenza esterna). Nel 2001 Ivo Galbusera (che aveva già compiuto l’impresa qualche tempo prima assieme a Claudio Braguglia) organizza la discesa con un gruppo di scout. Un’altra coppia (Massimo Girolami e Iris Christen) affronta il percorso nel 2006 con una canadese. A dire il vero un certo signor Laghi di Giubiasco l’aveva affrontata in solitaria con una canoa di tela, più di 80 anni fa, portando un regalo ufficiale del comune di Bellinzona al sindaco di Venezia.
La pratica delle lunghe discese (dalla sorgente al mare) è stata ripresa da Andreas Schmid e Ivo Gentilini. Nel 2019: Rodano: Furca-Avignone-Saintes-Marie-de-la-Mer, successivamente Reno: Oberalp-Rotterdam e per finire il Danubio nel 2025 dalle sorgenti a Vienna!
Con la crescita costante dell’attività lacuale, negli ultimi anni le lunghe distanze su “acqua ferma” sono diventate abituali. La partecipazione alla Vogalonga di Venezia, i w.e. o la “vacanza al mare in canoa” sono ormai tradizione. La circumnavigazione dell’Isola d’Elba, dell’isola di Minorca o la settimana alle Isole Eolie o in Croazia avranno senz’altro un seguito.
Nel 1985 vede la luce il Bollettino. Inizialmente come semplice foglio informativo e dal secondo anno denominato “Il canoista”, fino all’ottavo anno che lo vede prendere il nuovo titolo di “Controcorrente”. Diversi soci si sono occupati della sua gestione.
Nel 1999 “naturalmente” anche il GCT crea un proprio sito web (gestito da Andrea Chiodoni) che nel 2004 (gestito da Claudio Braguglia) prende l’attuale nome di “canoa.ch“. Oggi più che mai funzionante e gestito da Laura Netzer e riporta le attività recenti del Gruppo.
Alcune di queste date e di queste “notizie” sono state riprese da una cronistoria presentata su un Bollettino pubblicato nell’anno del 20° e riproposto aggiornato per il 30°. Condensate qui in poche parole, ricordano alcuni dei momenti importanti, dimenticandone senz’altro altri. Dalla comparsa del Bollettino più o meno tutto quello che è successo e stato scritto lì. Sarebbe cosa gradita se chi avesse “documenti” privati che possono avere un interesse collettivo lo segnalasse al comitato, così da poter aggiungerli – in originale o in copia – ai nostri archivi . Negli ultimi anni, con l’avvento della tecnologia che permette la condivisione istantanea anche a grande distanza di momenti di attività, decine di foto di ogni singolo momento, riprese filmate, addirittura sotto l’acqua o dal cielo, paradossalmente paralizzano la cronaca, perché troppo materiale non può più essere sintetizzato.
In questa testimonianza è stato citato qualche nome associato ad un evento significativo; a volte si tratta di nomi oggi conosciuti solo dai pochi membri che sono nel Gruppo da parecchi anni. Ma ce ne sarebbero tanti altri di nomi, gente che magari è rimasta nel club per poco tempo approfittando delle sempre generose offerte del Gruppo lasciando però un ricordo particolare. Gente che (anche nell’ombra) ha dedicato qualche o innumerevoli ore alla gestione del Gruppo. Dall’organizzazione delle attività, alla gestione finanziaria, alla gestione delle sedi (inizialmente anche al loro trasporto e al montaggio). Verso tutti un sentimento di gratitudine.
Flavio
Su richiesta
Su richiesta, almeno 3 partecipanti